Modello acquifero multistrato: analisi dei flussi e bilancio delle portate

P. Teatini, G. Gambolati
Dept. Mathematical Methods and Models for Scientific Applications, University of Padova, Padova, Italy



INTRODUZIONE

Quando un campo di moto si sviluppa in sistemi filtranti multistrato a seguito di operazioni di estrazione, di variazione di condizioni al contorno e via dicendo, il flusso e' prevalentemente orizzontale negli acquiferi e verticale negli aquitards interposti.
Alcuni modelli numerici di acquiferi multistrato traggono vantaggio dalle caratteristiche dei campi di velocita' sopra descritti, e danno luogo a strumenti di analisi definiti ''quasi-tridimensionali'' la cui dimensionalita' e' sostanzialmente tridimensionale ma il cui costo e' quello di un modello bidimensionale.
A questo gruppo appartiene il modello ''quasi-tridimensionale lineare'' proposto da Gambolati (1984) che, sviluppato seguendo l'impostazione teorica fornita da Herrera and Figueroa (1969), Herrera (1970), Herrera and Rodarte (1973) in cui si utilizza un sistema di equazioni integro-differenziali con la presenza di integrali di convoluzione, segue un'impostazione numerica sostanzialmente diversa sia nell'implementazione dei contributi derivanti dagli integrali di convoluzione sia nel metodo risolutivo del sitema derivante dall'applicazione del metodo agli elementi finiti.
L'implementazione del modello e' fornita dal programma MAINFLW (dettagliatamente descritto in Gambolati (1984)) dimensionato in maniera tale da considerare sistemi multistrato di al piu' 10 acquiferi e 11 aquitards. MAINFLW non richiede simmetrie, puo' essere eseguito con strati eterogenei ed anisotropi e permette l'analisi di moti sia stazionari che transitori. Fissata una condizione iniziale statica uguale a zero in tutto il sistema, il codice fornisce il nuovo livello piezometrico conseguente ad assegnate variazioni delle funzioni di input. Scopo del presente rapporto e' quello di descrivere come MAINFLW e' stato ampliato per fornire non solo l'andamento dei livelli piezometrici, ma anche l'analisi dei flussi che si instaurano sia con l'esterno del sistema che tra gli strati stessi che lo costituiscono, e quindi poter eseguire un bilancio delle portate e dei volumi d'acqua che vengono coinvolti in ogni simulazione. Prima di procedere in questo, si rende necessaria una breve descrizione dei fondamenti teorici che stanno alla base del modello rimandando a Gambolati (1984) e Gambolati et al. (1986) per una descrizione piu' completa.

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